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Matt Cutts: penalità di Google più severe per i recidivi
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17/12/2013
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Il caso Interflora
In un recente video di Webmaster Help il capo del team Webspam di Google, Matt Cutts, parla dei siti penalizzati per aver spammato link e di come sia possibile recuperare velocemente il posizionamento perduto. L'occasione è una domanda sulla vicenda Interflora. Per chi non lo ricordasse, il sito britannico della ditta acquistò a febbraio numerosi link considerati spam. Le penalizzazioni di Google ne fecero precipitare il posizionamento ma in soli 11 giorni Interflora riuscì a tornare nelle grazie del gigante di Mountain View. In che modo?
Punizioni più severe per i recidivi
Cutts non si dilunga sui dettagli della vicenda. Rivela però qualcosa di molto interessante: violare occasionalmente le linee guida di Google può comportare sanzioni relativamente leggere, ma i siti che le violano ripetutamente devono aspettarsi punizioni sempre più dure.
"Google tende a considerare l'acquisto e la vendita di link che passano PageRank come una violazione delle nostre linee guida. E se vediamo che ciò accade diverse volte, allora le azioni che prendiamo diventano sempre più severe", dice Cutts.
Recuperare ranking velocemente
Se ricevete un avviso da Google per spam, dunque, è meglio non sfidare la sorte e ricorrere a tecniche SEO più "pulite" per evitare che il vostro posizionamento sia danneggiato ulteriormente. In questo caso è bene controllare il proprio profilo di backlink e rifiutare i link incriminati. Secondo Cutts una buona richiesta di riconsiderazione non dovrebbe lesinare sui link rifiutati: "Tipicamente quello che vediamo in una richiesta di riconsiderazione è che la gente cerca di sfrondare pochi link. Una buona richiesta di riconsiderazione spesso elimina molti domini che hanno cattivi link". In passato Cutts aveva espresso lo stesso concetto eloquentemente, dicendo che il rifiuto dei link dovrebbe essere usato come un machete e non come uno scalpello.
In casi limite, in cui il dominio è buono ma una pessima gestione ha fatto terra bruciata in termini di spam, può essere consigliabile fare tabula rasa dei link degli ultimi mesi o anni. Azioni di questo tipo possono essere valutate positivamente da Google e favorire il successo di una richiesta di riconsiderazione. È questo ciò che è avvenuto nel caso Interflora? Cutts non lo dice esplicitamente, ma forse lo si può intuire leggendo tra le righe. In ogni caso è meglio adottare una gestione responsabile della propria strategia SEO e limitare lo spam prima di essere costretti a ricorrere a rimedi estremi.