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Come promuovere contenuti di qualità con il Native Advertising
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31/07/2020
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8 minuti di lettura
La pubblicità nativa rappresenta un valido strumento per tutte le aziende che desiderano promuovere online i propri prodotti o servizi, andando in questo modo a supportare altre strategie di Content Marketing.
La scrittura di contenuti di qualità per blog, siti e e-commerce è oggi il punto di partenza di qualsiasi azione di marketing digitale.
A prescindere dalla strategia adottata, la scrittura di testi informativi, completi e in grado di rispondere alle domande degli utenti è ciò che permette a una pagina di registrare un traffico maggiore ed posizionarsi con maggiore successo su Google.
Tra le strategie che possono andare a supporto dell’ottimizzazione SEO delle pagine, un ruolo importante è sicuramente quello delle campagne di Native Advertising.
È così possibile fare in modo che i contenuti, prima ancora che vengano indicizzati dal motore di ricerca, ottengano maggiore visibilità e siano trovati più facilmente dagli utenti.
- Che cosa si intende per Native Advertising e quali sono le caratteristiche di questa modalità di promozione online?
- Quali tipologie di contenuto ne fanno parte?
- In che modo è possibile strutturare una campagna di pubblicità nativa per promuovere i propri contenuti?
Vuoi attuare una campagna di Native Advertising?
Cos’è il Native Advertising
La pubblicità nativa è una forma di promozione di contenuti strutturata in modo tale che questi assumano la forma e la funzione del contesto in cui sono inseriti.
L’aspetto centrale del Native Advertising è quindi quello della coerenza: un testo o un elemento grafico inseriti su un sito tramite campagna pubblicitaria nativa non interrompono la navigazione dell’utente ma, anzi, gli forniscono un contenuto ulteriore rispetto alla tipologia di ricerca che già sta effettuando.
Si tratta dunque di una pubblicità non invasiva, ideata per fornire agli utenti contenuti interessanti che gli permettano di approfondire o proseguire la ricerca sulla linea di quanto già cercato.
Secondo uno studio effettuato dalla Stanford University, gli annunci Native non “ingannano” l’utente, che sa riconoscere di essere davanti a un contenuto pubblicitario.
Tuttavia, questi contenuti funzionano ugualmente: su un campione di 200.000 persone, la risposta degli utenti a contenuti nativi riconosciuti come pubblicitari è stata la stessa data a contenuti non identificati come tali.
Questo significa che, anche davanti a un contenuto riconosciuto come promozionale, gli utenti si mantengono interessati a cliccarci sopra o a ricercare il servizio in futuro, qualora il contenuto risulti accattivante e interessante.
Nella strutturazione di una campagna di Native Advertising, quindi, è fondamentale curare la qualità dei contenuti, che devono risultare:
- Coerenti con la tipologia di ricerca effettuata dagli utenti per tematica, tono e stile.
- Informativi e completi, in modo da fornire un approfondimento reale e interessante.
Native Advertising: quali tipologie di contenuto
I contenuti promossi tramite campagne di pubblicità nativa possono presentarsi in diverse tipologie, a seconda del canale prescelto o degli elementi del messaggio da enfatizzare maggiormente.
In-Feed Native Ad
Conosciuto anche come “Native Advertising In-Stream”, consiste nel visualizzare l’anteprima di un contenuto sponsorizzato all’interno del feed della pagina che ospita il contenuto.
Gli utenti possono quindi visualizzare l’anteprima semplicemente navigando attraverso il feed, e l'annuncio non andrà a disturbare la loro esperienza di navigazione.
Si tratta di una tipologia di contenuto altamente personalizzabile e che garantisce un’ottima User Experience.
I contenuti sponsorizzati In-Feed sono tipici di piattaforme social come Facebook, Twitter o Linkedin e si adattano particolarmente alla navigazione da mobile.
Widget di raccomandazione
In questo caso i contenuti vengono collocati su pagine di siti web, alla fine di articoli o testi di una certa lunghezza, sotto forma di elementi che rimandano a un contenuto esterno al sito su ci appaiono.
Questa tipologia di contenuto vuole fornire all’utente un approfondimento su quanto ha appena letto e indirizzarlo verso un altro testo che potrebbe interessargli o fornirgli informazioni aggiuntive rispetto alla ricerca effettuata.
Si tratta quindi di un formato particolarmente adatto a promuovere articoli redazionali o contenuti di blog aziendali: questa è la tipologia di testi all’interno dei quali i widget vengono inseriti, e che corrisponde quindi al formato di testo a cui l’utente è interessato.
Annunci di Google Search
Si tratta di annunci visualizzati nella SERP del motore di ricerca.
In questa categoria non rientrano tutti gli annunci pubblicitari visualizzati da Google, ma solo quelli che assumono aspetto simile ai risultati organici. Ricordiamo, infatti, che la caratteristica fondamentale del Native Advertising è proprio quella di fornire contenuti che si inseriscano nel contesto della pagina di cui fanno parte.
A prescindere, quindi, dal motore di ricerca utilizzato o dalle caratteristiche specifiche del supporto di navigazione (desktop, tablet o mobile), i contenuti organizzati secondo questa tipologia devono integrarsi nel miglior modo possibile all’interno della pagina di cui fanno parte.
Promoted Listing
Questa tipologia di contenuto riguarda alcune delle principali piattaforme e-commerce, come Amazon o eBay.
Nel listing dei risultati restituiti all’utente dopo la sua ricerca possono essere visualizzate alcune schede prodotto sponsorizzate.
Anche in questo caso, l’elemento fondamentale è la coerenza tra i prodotti visualizzati tramite contenuti nativi e quelli ricercati dal potenziale cliente del marketplace.
Sebbene non si tratti di contenuti prettamente editoriali, l’obiettivo rimane infatti sempre quello di fornire elementi che possono interessare all’utente, in quanto in linea con le sue ricerche e le sue intenzioni di acquisto.
In questo modo, sarà possibile vendere più facilmente i propri prodotti e ottenere un tasso di conversione più alto.
In-Ad Unit (Display Ad)
La tipologia di contenuto che più rispecchia un formato pubblicitario tradizionale.
Rimane tuttavia valido anche in questo caso il fattore coerenza: l’obiettivo del Native Advertising è promuovere contenuti che potrebbero risultare interessanti per l’utente, in base alle sue intenzioni di ricerca.
Gli annunci inseriti sotto forma di questa tipologia di contenuti devono quindi risultare in linea con il contesto della pagina di cui fanno parte.
Un annuncio per un e-commerce di ciaspole, zaini e scarponi potrebbe quindi inserirsi correttamente nella pagina di un sito che tratta di alpinismo e trekking in montagna. Risulterebbe invece poco coerente all’interno di un blog di cucina.
Custom Content Unit
In questa tipologia vengono raggruppati tutti i contenuti che non rientrano in nessuno dei formati precedentemente analizzati ma che possono essere studiati ad hoc per rispondere a esigenze specifiche.
Il Native Advertising è infatti una strategia molto versatile e in continua evoluzione, che può essere adattata sulla base delle necessità dell’azienda e con l’evolversi delle modalità di comunicazione online.
Come realizzare contenuti per il Native Advertising
A prescindere dalla tipologia di formato prescelta, uno degli elementi essenziali nella strutturazione di una campagna di Native Advertising è la stesura di contenuti di qualità.
Nel caso di articoli da promuovere tramite recommendation widget, per esempio, sarà importante procedere alla stesura dei contenuti curando in particolare alcuni aspetti:
- L’analisi del target di riferimento: chi saranno i lettori del contenuto? A chi vuole essere indirizzato l’articolo?
- Svolgere alcune ricerche sulla tipologia di contenuto che questa nicchia di pubblico cerca. Questo permette di identificare il tono e lo stile più adatti, ma anche uno o più argomenti che potrebbero risultare interessanti per il lettore.
- Testare le performance dei contenuti e monitorare con costanza l’andamento della campagna.
La piattaforma Melascrivi.com permette di strutturare una campagna di Native Advertising curando tutte le fasi della sua realizzazione.
Grazie al servizio integrato MelaPromuovi è possibile predisporre la promozione tramite pubblicità nativa di contenuti redatti direttamente in piattaforma.
Non sarà quindi necessario appoggiarsi a tool o piattaforme esterne; la suite permette infatti di:
- Realizzare articoli di qualità, affidandone la stesura a copywriter freelance o a giornalisti professionisti, in modo da avere sempre contenuti in linea con le proprie esigenze.
- Distribuire i contenuti come articoli consigliati sulle maggiori testate locali e nazionali online, pagando soltanto le visite ricevute.
- Tracciare costantemente i risultati delle campagne, in modo da avere un controllo completo.
Cosa aspetti? Inizia subito a promuovere i tuoi contenuti!