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5 tipi di Ancore per inserire Link performanti
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15/03/2021
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5 minuti di lettura
Sommario
- Anchor Text a Chiave Secca
- Ancora parzialmente esatta
- Anchor Text Brandizzato
- Ancora di Navigazione
- Naked URL
- Come utilizzarli?
La scelta del giusto anchor text è fondamentale per rendere un testo efficace e piacevole da leggere. Quando si inseriscono link nel contenuto di una pagina occorre prestare particolare attenzione alle parole scelte per contenere il collegamento, in quanto queste possono influenzare la navigazione degli utenti e la visibilità del sito.
Così come diversi altri aspetti dell’ottimizzazione di siti e pagine, infatti, anche la creazione di testi di ancoraggio deve tenere conto di due fattori.
- L'utente e la sua esperienza di navigazione. Chi arriva sulla pagina deve potersi muovere in modo fluido, semplice e rapido.
- Il motore di ricerca, che può premiare la pagina con una migliore visibilità se questa viene creata seguendo alcune best practice.
Dopo aver illustrato cos’è un anchor text e come può essere utile in una strategia SEO, è arrivato il momento di approfondire le diverse tipologie di cui ci si può servire.
A seconda delle proprie necessità di comunicazione, della natura del contenuto e delle caratteristiche della pagina da linkare la scelta può ricadere su strutture diverse.
Anchor Text a Chiave Secca
In questo caso, il link viene inserito su una parola o un gruppo di parole che corrispondono esattamente alla keyword per cui si vuole dare alla pagina di destinazione maggiore visibilità.
Prendiamo per esempio un’impresa attiva nel settore edilizio che desidera promuoversi online attraverso il proprio sito. Il sito comprende diverse pagine con i servizi offerti e una sezione blog aziendale.
Il blog raccoglie articoli informativi che aiutano sia a dare maggiori indicazioni sul lavoro svolto, sia a portare maggiore visibilità al sito grazie a un uso sapiente delle tecniche SEO.
Uno dei servizi offerti dall’azienda è quello della riqualificazione energetica di immobili. Si decide, quindi, di creare sul blog un articolo che illustri il servizio e che rimandi alla pagina corrispondente.
In questo caso, la chiave secca su cui si inserisce il link è “riqualificazione energetica”. Si tratta dell’espressione esatta per cui si vuole aiutare quella pagina a crescere.
Bozza del contenuto su WordPress. Il link alla pagina servizio è stato inserito sulle parole "riqualificazione energetica", che corrispondono alla keyword principale per la pagina.
Questa tipologia di àncora ha una significativa influenza su Google e quindi può aiutare molto a livello di indicizzazione e posizionamento.
Occorre però utilizzarle con attenzione, per evitare l’insorgere di keyword stuffing o cannibalizzazione tra pagine.
In generale, è importante fare in modo che il loro uso sia limitato ad alcuni casi su cui si decide di puntare, e che il resto della strategia sia basato su tipologie di ancore diverse che possano fare da supporto.
Ancora parzialmente esatta
Questa soluzione permette di gestire con maggiore flessibilità le chiavi secche. In questo caso, si utilizza un’espressione che riprenda la parola chiave per cui ci si vuole posizionare, ma modificandola in qualche elemento.
Si possono, per esempio, cambiare leggermente le parole, oppure aggiungerne alcune in modo da creare una keyword a coda lunga.
Questa soluzione consente di risolvere alcune criticità date da un utilizzo eccessivo di anchor text esatti:
- La parola chiave primaria viene ripetuta con minore frequenza, e quindi non si rischia di incorrere in keyword stuffing.
- Le parole utilizzate possono essere adattate alla frase in cui vengono inserite, dando così un testo fluido e naturale alla lettura.
Nell’esempio proposto, alcuni testi di ancoraggio utili in questo senso potrebbero essere: “servizi di riqualificazione energetica”, “riqualificazione energetica di aziende” o “riqualificazione energetica a Roma”.
In questo modo, si sfrutta una rosa più ampia di parole utili, si intercettano keyword correlate e si cura anche la fruibilità del testo.
Come già ribadito, l’attenzione va posta sia al motore di ricerca che all’esperienza dell’utente.
Anchor Text Brandizzato
Questa tipologia consiste nell’inserire il link su parole che riportano direttamente il nome dell’azienda, del sito o del Brand a cui si vuole rimandare.
In questo modo si va a far crescere la Brand awareness e a mettere in luce, attraverso il suo nome, la realtà che si vuole promuovere.
L’impresa edile di Roma che abbiamo già citato potrebbe avere la possibilità di essere citata su siti terzi che raccolgono i migliori professionisti del settore nella zona.
I responsabili della comunicazione potrebbero allora chiedere che, nell'articolo guest post pubblicato, venga inserito un link diretto al sito dell’azienda.
In link viene in questo caso inserito direttamente sul nome, contenuto nel testo dell’articolo. Così sia il sito che l’impresa acquistano maggiore visibilità.
Ancora di Navigazione
Si tratta senza dubbio della tipologia più naturale di testo di ancoraggio.
In questo caso il link non viene inserito su una keyword specifica per il contenuto, ma su una parola o un gruppo di parole che guidano la navigazione dell’utente. Le parole servono, in questo caso, a dare un suggerimento sulla pagina di destinazione e, soprattutto, a spingere l’utente a cliccare sul link.
Alcuni esempi di ancore navigazionali:
- “Qui”
- “Richiedi un preventivo”
- “Scopri di più”
- “Iscriviti”
- “Contattaci”
Questi testi sono, quindi, particolarmente indicati all’interno di Call To Action. Sono, ovviamente, da inserire in contesti coerenti, quindi tendenzialmente non all’interno di articoli o altri contenuti informativi, lunghi e strutturati.
Possono però sicuramente fare la loro parte nel portare visibilità al sito e nel guidare l’utente verso una conversione.
Aiutano, inoltre, a variare ulteriormente le ancore usate nel sito e a dare un aspetto complessivo più ricco e sfaccettato.
Bisogna ricordare infatti che i contenuti devono essere pensati rispetto agli utenti, non solo a motori di ricerca. Anche i testi di ancoraggio inseriti devono contribuire a dare una buona user experience, che significa facilitare e favorire la navigazione.
Naked URL
Infine, è anche possibile inserire un link senza alcun tipo di anchor text, cioè lasciando l’URL della pagina a cui si vuole rimandare. In questo caso, quindi, l’àncora non è nemmeno creata.
Si tratta di una soluzione che certamente permette di non avere dubbi su scelta della keyword, ma che d’altro canto rende il testo meno fluido.
In generale, è consigliabile non servirsi di questa soluzione all’interno di articoli e pagine con contenuti strutturati, perchè la lettura diventerebbe difficoltosa.
Lo scopo dei testi di ancoraggio, infatti, non è solo quello di portare la pagina a un posizionamento migliore, ma anche di rendere la lettura da parte dell’utente più naturale e semplice.
Come utilizzare gli Anchor Text
Tutte queste tipologie di ancore sono ugualmente importanti in una strategia di promozione online.
La chiave per il loro successo sta nel saperle variare e inserire in modo conforme al contesto.
Ciò che funziona molto bene all’interno di un articolo blog, per esempio, potrebbe stonare in una pagina che illustra un servizio e vuole spingere l’utente attraverso una Call to Action.
Ciascuna risponde a esigenze diverse e può portare a ottimi risultati se utilizzata in modo consapevole e conforme alla strategia adottata.
A prescindere dalla soluzione scelta, in ogni caso, l’àncora inserita dovrà risultare:
- Naturale rispetto al testo di cui fa parte.
- Coerente con il contenuto della pagina di destinazione.
- Descrittiva, quindi dare un’idea chiara della destinazione.
- Concisa, cioè diretta e immediata.
In questo modo, il testo sarà efficace, performante e di ottima qualità anche agli occhi degli utenti.