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Modello Articolo SEO: Come scriverlo step-by-step

  • 01/03/2021
  • 8 minuti di lettura

Pubblicare sul proprio sito articoli ottimizzati SEO è un ottimo modo per guadagnare maggiore visibilità online.
Per scrivere un articolo SEO, però, è importante conoscere le best practice di ottimizzazione, in modo da curare tutti gli aspetti che possono rivelarsi importanti.

Queste regole di ottimizzazione sono valide a prescindere dalla modalità di scrittura che si sceglie di adottare. Vanno tenute a mente, quindi, in caso:

  • Si scelga di occuparsi personalmente della scrittura, sviluppando competenze da SEO Copywriter.
  • Si preferisca agire in outsourcing, commissionando a un Copywriter esterno la scrittura dei testi. Anche i questo caso, però, è importante conoscere quello che si sta chiedendo, in modo tale da fornire brief chiari e saper poi valutare la qualità del lavoro ricevuto. Potete approfondire il tema grazie al corso che Melascrivi.com ha tenuto per Studio Samo Pro

Le regole fondamentali della scrittura SEO non sono complesse, ma per comprenderle meglio può essere utile fare riferimento a esempi concreti.
Ecco allora un modello di articolo SEO da seguire: con una checklist step-by-step e alcuni esempi pratici, scrivere un articolo ottimizzato SEO diventa ancora più semplice.

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Ottimizzare il Titolo Principale (H1)

La scrittura di un articolo SEO deve tenere in considerazione due diverse tipologie di titoli:

  • Gli heading, cioè la gerarchia di titoli inseriti nel testo.Oltre al titolo principale (H1), vengono considerati heading anche i titoli dei singoli paragrafi.
  • Il title, cioè il titolo che viene visualizzato non all’interno del contenuto, ma nella SERP di Google, quando la pagina appare tra i risultati.

Una buona ottimizzazione SEO, che parta da un’analisi della parole chiave, deve puntare a bilanciare questi aspetti. In particolare, l’H1 (il titolo principale) dovrà essere diverso dal title, ma comunque entrambi dovranno contenere keyword significative.

L’H1 è spesso un elemento di cui si ha già un’idea prima della stesura del contenuto. Conviene comunque rivederlo dopo aver scritto almeno una prima bozza del testo, in modo da assicurarsi che sia effettivamente coerente con quanto scritto.

Occorre infatti ricordare che, nella scrittura SEO, sono due gli elementi da tenere sempre a mente:

  • La visibilità su Google.
  • L’esperienza di navigazione degli utenti.

I titoli devono, quindi, sì consentire un buon posizionamento, ma anche facilitare la lettura del contenuto da parte degli utenti.

In particolare, l’H1 è il titolo che l’utente leggerà una volta arrivato sulla pagina. Risulta quindi perfetto per descrivere, in breve, il contenuto dell’articolo, tenendo presente che l’utente avrà già letto il title e, se ci ha cliccato sopra, significa che l’articolo ha già suscitato il suo interesse.

Titolo principale H1 di un articolo: Come scrivere un articolo SEO

In questo caso, si è scelto di inserire un H1 che descrivesse, in modo semplice ed efficace, il contenuto del testo.
L’H1 non crea keyword stuffing con il title, che in questo caso è “Guida al SEO Copywriting”. Entrambi i titoli utilizzano parole chiave significative per il contenuto e per le ricerche che si vogliono intercettare, ma mentre il title punta a una maggiore immediatezza per far sì che l’utente clicchi sul link, l’H1 precisa meglio di cosa tratterà il contenuto.

Per inserire una formattazione di H1, tutti i CMS prevedono impostazioni apposite direttamente dall’editor di testi.
Non è quindi necessario intervenire manualmente sul codice della pagina, ma si può segnalare una porzione di testo come titolo direttamente in pochi passaggi.

Ottimizzare i Titoli dei paragrafi (H2)

Anche i titoli secondari, cioè quelli dei vari paragrafi e sottoparagrafi, sono significativi in ottica SEO.
In particolare, a dover essere ottimizzati con attenzione sono gli H2, cioè i titoli che, in ordine di importanza, vengono immediatamente dopo il titolo principale dell’articolo.

A livello di organizzazione testuale, gli H2 servono per indicare i diversi paragrafi del contenuto, cioè i macro-temi che vengono trattati nel testo.
Si tratta, anche in questo caso, di elementi che servono:

  • All’utente, per comprendere meglio in quali sezioni è organizzato il contenuto, e per identificare subito le informazioni di cui ha bisogno.
  • Al motore di ricerca, per analizzare in modo più preciso il contenuto della pagina e fornire agli utenti risultati più pertinenti con le loro ricerche.

Secondo i recenti aggiornamenti Google, inoltre, il motore di ricerca è in grado di identificare con maggiore precisione anche il contenuti di singoli paragrafi, oltre che della pagina nel suo complesso.
La cura dei titoli secondari diventa quindi ancora più importante.

Gli H2 devono quindi essere ottimizzati con keyword significative per il contenuto, che non entrino, però, in competizione con quelle già inserite nel titolo principale.
Si deve trattare di keyword più specifiche (parole chiave secondarie e long-tail), che identifichino aspetti particolari di quanto viene trattato nel contenuto.

I titoli, inoltre, possono efficacemente funzionare anche se strutturati come una domanda. In questo modo il contenuto viene organizzato con un punto di vista ancora più simile a quello dell’utente, che si può servire dell’articolo come fonte di informazioni.
Questa modalità di formulazione è utile anche rispetto a Google, che tenderà a presentare il contenuto tra i risultati di ricerche poste sotto forma di domanda.

Indice che presenta la gerarchia di titoli di un articolo SEO: gli H2, H3 e H4

In questo caso, oltre agli H2 (i titoli dei vari paragrafi), il contenuto è stato anche organizzato in ulteriori sotto-paragrafi (H3).
Gli H2 sono tre, e rappresentano i tre principali dubbi che un utente interessato a traduzione italiano - tedesco può avere: Perchè sono importanti, A cosa fare attenzione, Come richiederle.
Ciascun H2 (cioè ciascun paragrafo) è poi ulteriormente organizzato in sezioni specifiche.

Scendendo gerarchicamente dopo gli Heading 2, man mano che si precede il contenuto dei titoli diventa meno rilevante in ottica SEO. Una keyword inserita in un H4, per esempio, non avrò la stessa importanza di una parola chiave inserita in un H2.
Una volta identificate le parole chiave più importanti, è quindi meglio inserirle in title, H1 e H2.

Una struttura organizzata anche con H3 e H4 è però un ottimo modo per segmentare il contenuto e renderlo facilmente fruibile dall’utente.
Anche Google, in ogni caso, identifica questa struttura e la userà per analizzare meglio il contenuto della pagina.
Una struttura ben costruita di titoli secondari è quindi sempre significativa.
Piccolo suggerimento: dopo aver realizzato tanti H2 per tanti articoli può risultare difficile trovare combinazioni nuove. In molti trovano un valido aiuto nella AI e nei tool che ne derivano.

scrivere_articolo_seo_con_AI


MelabrAIn, il tool di creazione contenuto tramite AI di Melascrivi.com, consente di trovare ispirazione nella definizione di H2 e titoli di paragrafi. 

Inserire un Indice del Contenuto

Specialmente nel caso di articoli pillar, con una struttura di più paragrafi e sottoparagrafi, inserire un indice all’inizio del contenuto è molto importante.

Questo permette di:

  • Aiutare l’utente a capire fin da subito la struttura dell’articolo e a identificare la sezione a cui è più interessato.
  • Presentare a Google una pagina più ordinata, con una table of contents ben pensata e organizzata.

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Ottimizzare il Title

Come già accennato, il title rappresenta il titolo che viene visualizzato all’utente quando la pagina è mostrata tra i risultati della ricerca.
Rispetto all’H1, quindi, è un titolo visualizzato prima che l’utente apra l’articolo per leggerlo. Deve quindi essere accattivante e spingerlo a voler approfondire la lettura.

A seconda della finalità dell’articolo, la scrittura del title può basarsi su parametri diversi.
In ogni caso, è importante ricordarsi di mantenere una lunghezza contenuta (circa 60 caratteri) e di utilizzare keyword diverse da quelle scelte per l’H1.
Anche in questo caso, è importante inserire parole chiave significative, che descrivano in modo efficace il contenuto della pagina, ma che allo stesso tempo spingano maggiormente all’azione, cioè al click.

Nel caso di un articolo di Traduzioni per Aziende, si è scelto di inserire come title:

Inserimento Title: Servizio Traduzione Professionale per Aziende

Il title, quindi, contribuisce a rendere il contenuto accattivante per il lettore che poi, cliccando sul link, visualizzerà l’H1 e l’indice.
In questo modo il title intercetta un bisogno concreto (la ricerca di un servizio di traduzione professionale rivolto in modo specifico alle aziende), e guida l’utente ad approfonndire leggendo il testo del contenuto

Ottimizzare la Metadescription

La metadescription rappresenta la descrizione di una pagina: si tratta delle due righe che vengono visualizzate nella SERP sotto al title:

Metadesciption per articolo: Come scrivere un articolo SEO

Perchè sia efficace, è importante che la metadescription contenga parole chiave utili al posizionamento, descriva in modo efficace il contenuto dell’articolo ma, allo stesso tempo, sia ingaggiante per l’utente.

Vale quindi la stessa regola già vista per la differenza tra H1 e title: mentre il primo descrive il contenuto del testo, il secondo ingaggia l’utente.
Così la metadescription non deve svelare tutto del contenuto dell’articolo, ma piuttosto invogliare l’utente ad approfondire l’argomento, cliccando sul link.

Inserimento di metadescription tramite CMS

Sia il title che la metadescription vengono inseriti in appositi campi del CMS. Che si tratti di WordPress o di un altro CMS, questi due tag possono essere inseriti comodamente senza bisogno di intervenire direttamente sul codice.

Template Articolo SEO: checklist ottimizzazione efficace

Quali sono, allora, gli elementi a cui fare attenzione?

  • Ottimizza il Titolo Principale
    • Utilizza keyword significative.
    • Non fare un H1 troppo simile al title.
    • Fai in modo che il titolo descrivi bene il contenuto del testo.
  • Ottimizza i Titoli Secondari
    • Scegli keyword correlate o long-tail
    • Usa H3 e H4 per organizzare meglio l’articolo.
    • Crea un indice all’inizio del contenuto.
  • Ottimizza il Title
    • Mantieniti attorno ai 60 caratteri.
    • Utilizza keyword significative ma diverse dall’H1.
    • Identifica ciò che può catturare l’attenzione dell’utente.
  • Ottimizza la Metadescription
    • Scrivi circa 150 caratteri.
    • Inserisci parole chiave utili ma senza ripeterle.
    • Crea un testo ingaggiante per l’utente.

Come appare un articolo non ottimizzato correttamente secondo le best-practice SEO?

Articolo non ottimizzato correttamente in ottica seo

Title e metadescription non ottimizzati in ottica SEO

In questo caso, l’articolo non risulta ottimizzato correttamente:

  • Title e H1 sono uguali, il che crea keyword stuffing e penalizza la pagina.
  • Gli altri titoli non presentano parole chiave significative.
  • La metadescription è troppo breve, e sembra più nella forma un secondo title.
  • Non è presente un indice dei contenuti.

Perchè il contenuti risulti davvero efficace, tutti questi aspetti dovrebbe essere rivisti e ottimizzati.
L'ottimizzazione servirà sia a ottenere un posizionamento migliore, sia a fornire agli utenti una esperienza di lettura più soddisfacente. 

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