news
Landing Page: Cos'è e Guida con Esempi
-
05/03/2021
-
8 minuti di lettura
Sommario
- Cos’è una Landing Page
- Landing Page esempi
- Creazione di una Landing Page
- Come dare visibilità a una Landing Page
La creazione di una landing page è uno step centrale all’interno di una strategia di content marketing. Che si voglia promuovere un prodotto o un servizio, che l’obiettivo sia spingere l’utente all’acquisto o a un altro tipo di azione, una pagina del sito ben strutturata può fare la differenza nel convertirlo in cliente.
La creazione di una landing page efficace deve seguire alcune best practice per assicurarsi che la pagina:
Abbia visibilità sui motori di ricerca.
- Venga visualizzata dalla nicchia corretta di pubblico target, cioè dagli utenti che hanno una più alta intenzione di acquistare.
- Una volta atterrato sulla pagina, l’utente prosegua effettuando l’azione a cui lo si vuole spingere.
All’interno della creazione dei contenuti del proprio sito, un’azienda deve prestare particolare cura all’ottimizzazione delle landing page per i servizi che intende offrire.
Cos’è una Landing Page
La landing page è una specifica tipologia di pagina di un sito web, il cui obiettivo è catturare l’attenzione di una nicchia specifica di utenti e spingerli all’acquisto attraverso una comunicazione rapida, efficace e immediata.
Ciò che definisce una landing page è quindi principalamente la sua struttura. Per quanto anche altre pagine del sito possano avere come obiettivo la conversione dell’utente in cliente (la scrittura di un articolo blog, per esempio, potrebbe riportare informazioni su un servizio in modo da incuriosire l’utente e spingerlo ad approfondire), è la landing page che mira a farlo nel modo più diretto.
Per questo, elementi fondamentali di una landing page sono:
- Un testo, essenziale e accattivante.
- Una call-to-action (CTA), cioè un testo molto breve che spinge direttamente l’utente all’azione.
- Immagini ed elementi grafici, che rendano la pagina nel suo complesso più invogliante.
Landing Page e Home Page: quale differenza?
Una landing page può corrispondere con la home page del sito, ma queste due tipologie di contenuto non sono sempre sovrapponibili.
La home page serve a introdurre l’utente al sito dell’azienda, dandogli tutti i riferimenti necessari per proseguire la navigazione in sezioni più specifiche e, possibilmente, arrivare alla conversione.
Una landing page, invece, è spesso molto più essenziale (sia nella struttura che nei rimandi ad altre pagine) e contiene un invito più diretto e marcato alla conversione.
La conversione può essere di tipologia variabile, a seconda dell’attività portata avanti dal Brand e degli obiettivi della campagna marketing.
Può trattarsi, per esempio, del vero e proprio acquisto di un prodotto, ma anche di un servizio. Oppure, una landing page può spingere il potenziali cliente a prenotare una sessione di consulenza, a fissare una demo a richiedere un preventivo.
A cosa serve una Landing Page
Come già anticipato, lo scopo principale di una landing page è convertire un utente in cliente. Una landing page fa sempre parte di una strategia di inbound marketing più ampia, che mira a raggiungere la nicchia di pubblico che ci si è prefissati e a spingerla all’azione prevista dalla campagna.
Per essere efficace, quindi, una landing page deve rispondere a due esigenze:
- Essere trovata dagli utenti e avere visibilità
- Essere trovata, più nello specifico, dalla nicchia di pubblico che ci si è prefissati.
Se gestisco un ecommerce di articoli da giardinaggio e lo scopo della mia landing page è spingere l’utente ad acquistare un nuovo set di sementi, devo anche assicurarmi che la pagina venga visualizzata da utenti realmente interessati al giardinaggio e alla cura dell’orto fai-da-te.
Sono questi, infatti, gli utenti che possono essere maggiormente interessati all’acquisto dei miei prodotti (che hanno, quindi, un alto search intent) e che quindi possono essere convertiti con maggiore facilità.
Creare una landing page buona dal punto di vista del contenuto ma non ottimizzarla per darle visibilità e, soprattutto, visibilità rispetto al target giusto, è come non averla creata affatto.
Per avere i giusti risultati, quindi, una landing page deve essere ottimizzata anche in modo da comparire tra i risultati organici dei motori di ricerca.
La pagina, in sostanza, deve poter comparire tra i primi risultati di ricerca quando un utenti effettua su Google una ricerca affine a quel settore. Questo si ottiene grazie alla cura dell’aspetto SEO della pagina.
Landing Page Esempi
Con questa landing page la piattaforma Melascrivi.com vuole spingere nuovi utenti a registrarsi come clienti.
Il titolo (H1) della pagina si pone direttamente in dialogo con gli utenti, mettendo in primo piano un bisogno che può emergere tra chi lavora con il web.
Il seguito, il testo esplicita meglio alcuni dettagli sui servizi offerti della piattaforma e sui benefici che sarà possibile avere una volta registrati.
L'azione a cui si vuole spingere l'utente è la registrazione. Una parte importante della pagina è quindi occupata direttamente dal form di registrazione, che rende la conversione ancora più semplice. In questo modo, infatti, gli utenti non hanno bisogno di spostarsi su un'altra pagina per creare il proprio account.
In questo esempio emerge come la conversione a cui una landing page punta non debba essere necessariamente la vendita di un prodotto.
Specialmente nel caso di aziende attive nel settore B2B e che vendono servizi, lo scopo della pagina può essere l'iscrizione a un servizio o la registrazione con i propri contatti.
Anche nel caso di questa landing page Spotify, l'obiettivo non è la vendita di un prodotto materiale ma la sottoscrizione di un servizio.
Pagine di questo tipo vengono ampiamente utilizzate nel caso di servizi che prevedano una modalità di utilizzo gratuita ma ridotta, con la possibilità di passare a un servizio più completo ma a pagamento.
In questo caso, è importante mettere in luce, in modo chiaro e diretto, i vantaggi che l'utente avrà dalla sottoscrizione dell'abbonamento. Deve, cioè, essere persuaso che acquistare un servizio più completo vada a suo beneficio.
In questo caso si tratta di un contesto B2C (Spotify è una delle principali piattaforme di streaming musicale), ma lo stesso può avvenire in ambito B2B, e anche per aziende di dimensioni inferiori.
In questo caso, il Brand di abbigliamento sportivo Nencini Sport ha creato una landing page inerente a una promozione limitata nel tempo e che dovrebbe spingere gli utenti a effettuare acquisti.
Si tratta quindi di un contesto B2C orientato alla vendita di prodotti materiali.
La pagina presenta chiaramente il vantaggio per l'utente e mette in luce la natura temporanea dell'offerta.
Nella parte sottostante della pagina, poi, vengono forniti link diretti alle diverse sezioni dello store online, in modo da spingere direttamente all'acquisto.
Questa strategia per la creazione di una landing page è ampiamenti utilizzata dagli ecommerce, che possoo così comunicare efficacemente agli utenti promozioni, offerte o eventi speciali.
L'obiettivo rimane, in questo caso, portare il maggior numero possibile di utenti all'acquisto di prodotti.
Creazione di una Landing Page
La landing page è una tipologia particolare di contenuto per sito web. il focus, quindi, deve essere sulla creazione di un testo di qualità, rispetto a:
- Gli utenti
- I motori di ricerca
Lo scopo della landing page è spingere gli utenti alla conversione e, dal momento che la soglia di attenzione dell’utente medio è sempre più bassa, questo deve essere raggiunto con una comunicazione rapida e accattivante, che in pochi secondi dia all’utente un’idea chiara del contenuto e lo spinga a non abbandonare la pagina.
Un’ottima strategia è, come per altre tipologie di contenuto, creare una struttura chiara e semplice. In questo modo l’utente potrà capire più facilmente cosa ha davanti, e anche Google potrà comprendere meglio il contenuto della pagina e proporlo in risposta a query semanticamente affini.
Il primo passo è la creazione di un titolo principale (h1). Il titolo della pagina è il primo elemento che guiderà l’utente, e dovrà quindi tenere conto di tutte le esigenze appena messe in luce.
Il titolo dovrà quindi essere:
- Chiaro e immediato. Deve cioè dare l’idea in poche battute del contenuto della pagina, così da essere compreso anche dall’utente più frettoloso e superficiale.
- Persuasivo. Per quanto la persuasione sia una prerogativa della landing page nel suo complesso e che si concretizza maggiormente nella CTA, questo elemento deve essere preso in considerazione già dal titolo.
- Creativo. Per essere persuasivo, il titolo può giocare molto sulla creatività, stuzzicando l’interesse e la curiosità del lettore.
Così come in altre tipologie di contenuto, i sottotitoli (H2) creano invece sezioni di testo più specifiche all’interno della pagina.
In una landing page, il sottotitolo (o i sottotitoli, a seconda delle esigenze) può essere usato per approfondire quanto presentato nel titolo, rispondendo alle medesime necessità ma in forma più estesa.
Rispetto all’H1, inoltre, i sottotitoli sono l’elemento ideale per inserire testi più:
- Informativi: che diano dettagli ulteriori.
- Incentrati sui Pain Points, cioè sulle difficoltà degli utenti. I Pain Points sono ciò a cui si vuole trovare una soluzione con il proprio prodotto o servizio, Mostrare agli utenti che si è consapevoli di queste difficoltà e che si ha la soluzione per superarle è un ottimo modo per attirare la loro attenzione.
Come scrivere una Landing Page
La scrittura di una landing page è quindi un aspetto centrale in un piano di marketing digitale. Deve essere affrontata con cura e attenzione, così come tutti gli altri contenuti del sito.
Melascrivi.com mette a tua disposizione una piattaforma integrata e semplice da usare per realizzare in outsourcing i testi di cui hai bisogno per il tuo sito.
Fornisci un brief con tutte le informazioni necessarie e i nostri Copywriter si occuperanno della scrittura della tua pagina.
Come dare visibilità a una Landing Page
Come già accennato, una landing page non è davvero efficace se non è visibile e non viene trovata dalla nicchia di pubblico target.
Le landing page vengono solitamente create come destinazione di flussi di contenuti più complesso. Per esempio, a una landing page l'utente può arrivare da un'altra pagina del sito, da una pagina di un sito diverso o da un post pubblicato sui social.
In questo modo, dopo aver attirato gli utenti con contenuti ad hoc (articoli, post, etc), li si rimanda a una pagina incentrata sullo scopo specifico di convertirli in clienti. Dopo la fase informativa, cioè, si spinge perchè l'utente proceda all'acquisto.
In questo caso, le landing page vengono inserite in strategia di digital marketing ottimizzate perchè gli utenti che visualizzano la pagina siano il più in linea possibile con quelli che possono essere maggiormente interessati ad acquistare.
La scrematura della nicchia di utenti, quindi, viene fatta a monte.
Senza necessariamente scomodare sponsorizzazioni e compagne a pagamento, una maggiore visibilità sui motori di ricerca può però essere ottenuta seguendo alcune best practice di ottimizzazione SEO.
Il loro obiettivo è inserire nei testi della pagina parole o espressioni semanticamente rilevanti, che corrispondano ciò a quanto digitato da un utente che effettua una ricerca su Google.
In questo modo il motore di ricerca sarà portato a presentare la landing page come risposta agli utenti che fanno ricerche affini.
Una corretta ottimizzazione SEO è quindi un modo per:
- Ottenere maggiore visibilità.
- Assicurarsi di avere visibilità rispetto alla nicchia giusta di pubblico.
Le best practice di ottimizzazione SEO per una landing page sono molto simili a quelle che guidano la scrittura di altri contenuti per siti web.
L’ottimizzazione SEO di qualsiasi contenuto parte necessariamente dallo studio e analisi delle keyword, cioè delle parole chiave da inserire nel contenuto.
In questo contesto, è utile identificare:
- Una parola chiave primaria, cioè quella che meglio esprime il contenuto della pagina e il prodotto/servizio verso cui si vuole spingere l’utente.
Per esempio: “Sementi per orto” - Più parole chiave secondarie, che siano correlate a quella principale e che ne rappresentino aspetti specifici.
In questi casi è utile utilizzare keyword long tail o buyer keyword, cioè parole chiave specifiche che rappresentino già una forte propensione all’acquisto.
Per esempio: “acquistare semi di basilico online”, “creare orto sul balcone”, etc
La pagina deve poi essere ben strutturata non solo per facilitarne la fruizione da parte degli utenti. Anche i motori di ricerca, se si trovano davanti una pagina dalla struttura facilmente leggibile e analizzabile, sono più portati a presentarla tra i risultati di ricerca.
In questo contesto occorre ottimizzare diversi aspetti On-Page, cioè non legati direttamente al contenuto centrale della pagina ma che ne rappresentano comunque porzioni di testo molto significative. In particolare:
- Title. Si tratta del titolo che verrà visualizzato in SERP (e non direttamente sulla pagina). Deve quindi contenere le keyword primarie e risultare accattivante.
- Metadescription. Come il titolo, viene visualizzata tra i risultati di ricerca, quindi deve contenere tutti gli elementi semanticamente importati e spingere l’utente e cliccare.
- Link Interni. Devono essere inseriti in anchor text rilevanti e in linea con la pagina di destinazione.
- URL. Trasmette un’idea della struttura della pagina rispetto al sito e veicola le parole fondamentali per identificarne il contenuto.